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al testo di Luca Pirri
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Grandinano serpenti fiammeggianti
affogano gli dei di tristi amanti occhi una volta fari dardeggianti incolori meduse boccheggianti. Fischian forte bufere raggelate veston nude tristezze mal celate si sciolgono nel fumo caldi abbracci rimane brace spenta e vecchi stracci. Mentre l’urla di madri disperate tramortiscono il sole a randellate si squaglian muri eretti sul cartone brindan calici colmi di dolore. |
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